Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni... W. Shakespeare

martedì 27 marzo 2012

In Libreria: "LE SORELLE SOFFICI" + "Recensione"

di
Pierpaolo Vettori
Editore: Elliot Edizioni
Pubblicazione: Gennaio 2012
192 pag.
Prezzo: 16,00 euro

L’Italia trafficona e corrotta di Tangentopoli raccontata da Alice nel Paese delle Meraviglie, ovvero può sopravvivere l’innocenza in un mondo come questo? Un romanzo affascinante che segna la scoperta di una voce nuova e originalissima.

Questo romanzo poetico è un grido di battaglia a difesa dell’innocenza e della fantasia contro l’avanzare di una barbarie dell’anima che non concede prigionieri.
Un’opera spiazzante, diversa, indimenticabile.
CONTENUTO:
Veronica Soffici è una ragazza molto speciale, parla con gli scrittori defunti che popolano la biblioteca di casa, mangia mele con i chiodi di garofano e sente di essere la sola a difendere la sorella Cecilia dai pericoli terreni e ultraterreni. La sua è una famiglia di industriali la cui fortuna è stata costruita sulla ricetta segreta di una marmellata diventata famosa in tutto il mondo. Ma i tempi cambiano e l’ombra del fallimento sembra incombente, mentre i primi scandali di Tangentopoli cominciano ad apparire nelle cronache. Un aiuto potrebbe arrivare da un ambiguo faccendiere, l’unico in grado di garantire una via d’uscita, ma sarà necessario sacrificare qualcuno. Giorno dopo giorno Veronica riporta nel suo diario ricordi, visioni, fantasie ma anche i mutamenti repentini che stravolgono la routine familiare, insieme al viavai di speculatori, portaborse e politici che stringono d’assedio i terreni intorno a Villa Soffici. Alla ragazza non resta che organizzare una forma di resistenza tutta sua e giocare la crudele partita con il mondo.

L'AUTORE:

È nato a Venaria Reale in provincia di Torino nel 1967. Le sorelle Soffici è stato finalista e segnalato dalla giuria alla XXIV edizione del Premio Calvino. Per diversi anni si è occupato di musica e ha lottato contro i demoni. Alcuni li ha catturati e messi su carta.
INCIPT:

La notte scorsa la mamma ci ha chiamate e ci ha fatto scendere in salotto. Aveva un’aria triste e severa. Assieme a lei c’era un ratto alto quasi due metri. «Vi presento Anton» ha detto la mamma. «È un vostro lontano cugino. Viene dall’Ungheria come me. Gli voglio molto bene e desidero che lo rispettiate».
Cecilia e io lo abbiamo guardato. Il ratto enorme ci ha salutato muovendo la testa di lato con un piccolo scatto. La mamma è arrivata con la teiera e io ho dovuto prendere una sedia per Cecilia vicino al pianoforte. Anton stava seduto a fatica, la sua grossa mole gli impediva di appoggiare i gomiti sul tavolo. La sua lunga coda grigia vibrava di piacere quando la mamma ha cominciato a servire il tè.


"RECENSIONE"

Libro molto particolare, nonostante la trama riveli qualcosa, c'e' comunque tutto un mondo da scoprire, a cui forse non si e' preparati.

Quello che lo rende tale e' il costante confronto tra una realta' che conosciamo fin troppo bene purtroppo, dove il potere ed il fascino dei soldi fa da sovrano; ed una realta' quasi onirica che prende vita dalle visioni di una giovane, in cui spesso ti ritrovi a perderti trasportato dalle ali della fantasia.

Non si tratta di una lettura leggera nonostante sia un romanzo breve.

E' intenso, complicato ma soprattutto riflessivo; vissuto e narrato attraverso un'anima poetica, fragile e molto piu' sensibile, dotata di quel dono che ti permette di vedere il tutto con occhi diversi.

E così ti chiedi se a volte, quel "particolare" dono, che noi chiamiamo semplicemente follia, non sia il lascia passare per una vita diversa...migliore.

Consigliato a chi pensa che il grigiore della propria quotidianità abbia bisogno, ogni tanto, di qualche sfumatura di colore...


Voto: 3 stelline e 1/2



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